LETTERA DI BEFREE A SOSTEGNO DEI MECCANISMI ONU PER I DIRITTI UMANI INDIRIZZATA A:
Alta Commissaria ONU per i dirtti umani;
Segretario Generale dell’ONU;
Presidente del Consiglio dei Diritti umani
18 Luglio 2019
Siamo profondamente preoccupate per le carenze di appoggio finanziario ai meccanismi ONU per i diritti umani che comporta, tra l’altro, il rinvio della sessione del Comitato della Convenzione per l’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazioni contro le Donne (CEDAW) delle Nazioni Unite prevista per l’ultimo trimestre del 2019. Notiamo inoltre che il deficit influisce sulla capacità del Comitato CEDAW di espletare il suo mandato.
Questo è un duro colpo alla vigilia del crescente arretramento dei diritti umani in tutto il mondo. Siamo consapevoli che i tagli sono in gran parte dovuti al ritardo degli Stati membri dell’ONU nel versare i loro contributi, e che il comitato CEDAW è solo uno dei sei organismi di monitoraggio delle convenzioni ONU le cui sessioni sono state rinviate. Tutto cio’ ha conseguenze negative sui diritti delle donne e sulle organizzazioni che li difendono. Siamo quindi profondamente allarmate sia dall’instabilita’ finanziaria che si va prefigurando che dalle implicazioni relative alle responsibilita’ degli Stati di dare risposta soddisfacente agli obblighi che hanno assunto accogliendo le convenzioni dell’ONU.
BeFree è un’organizzazione non governativa con sede a Roma che opera per contrastare la violenza contro le donne e la tratta di esseri umani. Partecipiamo, inoltre,da anni ai lavori della piattaforma CEDAW, una coalizione di organizzazioni non governative che, in Italia, monitorano l’applicazione della convenzione e contribuisconoregolarmente agli sforzi del comitato CEDAW.
In Italia e altrove, stiamo osservando crescenti sfide per i diritti umani delle donne. L’etno-nazionalismo e il sessismo sono incoraggiati dall’ascesa di partiti politici che manipolano la paura e si basano su stereotipi sociali e culturali che penalizzano le donne. L’esistenza stessa delle persone LGBTIQ è in molti luoghi considerata una minaccia per il tessuto della società. Di recente abbiamo visto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite respingere una risoluzione a difesa del diritto delle donne all’autodeterminazione sul proprio corpo, incluse coloro che sono sopravvissute alla violenza sessuale nel corso di conflitti armati. I considerevoli sforzi messi in atto per allineare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile con i diritti umani sono oggi minacciati da questo ulteriore indebolimento del sistema legislativo ONU e dall’ apparente incapacità di contrastare efficacemente l’ascesa del populismo xenofobo e sessista.
Il comitato CEDAW è un interlocutore indispensabile e una fonte di ispirazione per la societa’ civile nella lotta per i diritti delle donne. Il suo lavoro è cruciale nell’accertare le responsabilita’ statualinella mancata protezione e rispetto dei diritti umani e nelle violazioni di tali diritti. In un momento in cui gli spazi della società civile si stanno riducendo in molti contesti nazionali, è sempre piu’ indispensabile che l’impunità per le violazioni dei diritti umani possa essere esaminata e contrastata dal sistema delle Nazioni Unite. Ora più che mai abbiamo bisogno di azioni immediate.Le organizzazioni di donne chiedono all’OHCHR e al Consiglio per i diritti umani di: • Garantire che il mandato operativo dei meccanismi ONU sia adeguatamente finanziato;• Garantire che le sessioni di revisione della CEDAW non siano messe a repentaglio dal deficit di risorse finanziarie;• Prevedere finanziamenti di bilancio supplementari per affrontare il deficit attuale; e• Dare priorità al finanziamento sostenibile per i meccanismi ONU e alle deliberazionidel Consiglio dei diritti umani e dell’Assemblea generale presenti e future. Siamo in un momento critico che richiede il massimo sforzo per consentire al sistema ONU per i diritti umani di essere rafforzato e di garantire giustizia e uguaglianza per tutti. Cordiali saluti
