Ddl Pillon. Il governo ignora i rilievi mossi dalle Nazioni Unite

Ddl Pillon. Il governo ignora i rilievi mossi dalle Nazioni Unite
È stata inviata oggi alla Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e alla presidente del Gruppo di lavoro sulla discriminazione delle donne nella legislazione e nella pratica del diritto, la lettera in allegato, che sarà presentata alla conferenza stampa indetta dalle associazioni firmatarie in Senato, oggi alle 16.30.
La lettera contesta la vacuità delle risposte del governo italiano ai rilievi mossi al DDL Pillon  e alle osservazioni relative alla situazione della Casa internazionale delle donne e gli altri spazi femministi a Roma.

Nel giorno della ripresa in Commissione Giustizia della discussione sul DDL Pillon, che ignora non solo  i tanti pareri contrari che si sono susseguiti nelle audizioni in Commissione Giustizia e i movimenti che lo hanno contestato nelle piazze, ma anche le osservazioni di autorevoli organismi nazionali e internazionali, a cominciare dalla Special Rapporteur sulla violenza contro le donne delle Nazioni Unite, le associazioni firmatarie denunciano l’arroganza con cui i partiti di governo continuano a calpestare i diritti umani di donne e bambini/e.

La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne Dubravka Šimonović e la relatrice-presidente del gruppo di lavoro della ONU sulla questione della discriminazione nei confronti delle donne nelle leggi e nella pratica Ivana Radačić nell’ottobre 2018 avevano scritto una lettera al governo italiano in cui manifestavano grave preoccupazione riguardo al cosiddetto “disegno di legge Pillon” e la situazione degli spazi delle donne a Roma. Nelle sei pagine della missiva, esaminando istanze a loro presentate, le due relatrici speciali chiedevano al governo italiano di rispondere ai rilievi di sostanza contenuti nella lettera entro 60 giorni e di fornire, inoltre:
(1) Un aggiornamento sullo stato del “disegno di Pillon”;
(2)nformazioni riguardanti procedure o meccanismi parlamentari preposti a riesaminare e garantire la compatibilità del disegno di legge con gli obblighi dello Stato italiano in materia di diritti umani. 

(3) Informazioni in merito a qualsiasi tentativo di rivedere, valutare e modificare il disegno di legge “Pillon” per garantire la sua compatibilità con gli obblighi dell’Italia contenuti negli strumenti giuridici regionali (europei) e internazionali sui diritti umani sottoscritti dall’Italia. 
(4)Un aggiornamento sullo stato degli sforzi per trovare una soluzione negoziale con le organizzazioni delle donne che attualmente occupano spazi di proprietà del governo municipale di Roma.
(5)Spiegazione degli sforzi compiuti per assicurare che le organizzazioni che attualmente forniscono servizi alle donne di Roma possano continuare a prestarli. 
(6)Informazioni su eventuali sforzi compiuti dai governi comunale e nazionale per fornire servizi adeguati e risarcimenti a donne che sono a rischio o sopravvissute a violenza domestica o di genere o riguardo al supporto alle organizzazioni non governative che erogano tali servizi.