Spazio donna, lavorare sull’empowerment

Cooperativa Befree contro tratta, violenza e discriminazioni

Grazie a Più culture e a Elisabetta rossi per il bell’articolo su Spazio Donna San Basilio

Tutto l’articolo al link: https://www.piuculture.it/2020/01/donne-italiane-e-straniere-obiettivo-di-spazio-donna-e-lempowerment/

Spazio Donna, lavorare sull’empowerment

Nel quartiere di San Basilio c’è uno spazio che sfugge all’isolamento delle periferie e che è al contrario un luogo di accoglienza, ascolto, scambio, condivisione: è Spazio Donna, un progetto cominciato agli inizi del 2016 e promosso dalla onlus We World, con l’idea di aprire spazi dedicati alle donne in diverse città d’Italia, gestiti da associazioni locali.

A Roma, è la Cooperativa Sociale Be Free che si occupa di costruire la ricca offerta di servizi gratuiti di Spazio Donna: dall’assistenza psicologica a quella legale, ogni donna può sentirsi accolta a supportata per uscire da situazioni di isolamento, prevenire situazioni di violenza di genere, o in molti casi, intraprendere un percorso per superare i traumi di violenze subite.

Ma Spazio Donna non è propriamente un centro antiviolenza: “è uno spazio di aggregazione ed empowerment“, spiega Marta Mearini, coordinatrice e operatrice del centro: “da una parte c’è il sostegno individuale fornito da diverse figure professionali, come educatrici e psicologhe. Dall’altra ci sono numerose attività di gruppo, come laboratori di teatro, bioenergetica, spazi dedicati ai bambini e diversi eventi come presentazioni di libri”.

Laboratori con mamme e bambini a Spazio Donna. photo credit: Facebook Spazio Donna – San Basilio

Spazio Donna: le storie

In quattro anni di attività, Spazio Donna ha accolto più di 500 donne all’interno di percorsi di empowerment: “si tratta per lo più di donne italiane, ma ci sono anche molte straniere. La tipologia di violenza più diffusa è quella domestica, e questa è una situazione trasversale a diversi ambienti sociali e che non fa la differenza tra donne italiane e straniere”, spiega Marta.